Publisher's Synopsis
Le definizioni scientifiche più recenti portano all'identificazione della patologia osteoporotica come "una sindrome multifattoriale e sistemica dello scheletro, caratterizzata da una riduzione della massa ossea e da un deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità ossea e della rischio di fratture". La frattura osteoporotica rappresenta quindi una conseguenza grave e frequente, portando nel soggetto affetto una grande involuzione e processo degenerativo, fino, in molti casi, anche alla morte. L'osteoporosi, negli ultimi anni, è arrivata ad essere considerata una malattia sociale in quanto rappresenta una patologia che colpisce una larga fetta della popolazione e che comporta un pesante onere per il bilancio sanitario, sia pubblico che privato. Al riguardo, sono da ritenersi di primaria importanza l'individuazione di specifici interventi, atti a limitare e prevenire il danno connesso ad una sua manifestazione: sarà pertanto necessario stabilire specifici e mirati protocolli di lavoro al riguardo. Ulteriore conferma dell'importanza di una politica preventiva mirata è che la suddetta patologia viene definita anche "epidemia silenziosa", proprio per il suo andamento senza manifestazioni esterne, fino al momento in cui il soggetto subisce una frattura e le relative conseguenze. È opinione sempre più diffusa che l'involuzione scheletrica indotta dall'osteoporosi e gli esiti con essa ben individuati possano essere validamente limitati attraverso un particolare programma di movimento del motore, e con una sufficiente preparazione effettiva. Questa teoria significa quindi dimostrare che la diminuzione della massa ossea e il conseguente ciclo degenerativo associato alla presenza di osteoporosi, possono essere limitati dai vantaggi legati all'esecuzione di adeguati lavori di rinforzo a livello mondiale, incorporati all'interno di incontri espliciti. di preparare.