Publisher's Synopsis
Excerpt from Istorie Fiorentine, Vol. 4
Possente, il quale avea nome Giano della Bel la del popolo di san Martino, oon seguito e. Consiglio d' altri savi e possenti polani. E fa cendosi in Firenze ordine e ar itrioa corre gere li statuti e le nostre leggi, siccome per ?i nostri ordini consueto era di fare per antico., ordinarono certe leggi e statuti molto forti e gravi contro a'grandi e possenti, che faeiesso no forza o violenza contra popolani;raddopo piando le pene comuni sopra loro diversamen te;e che fosse tenuto l'uno consorte de'grnn di per l' altro; e si potessono provare i ma lefici per due testimonj di pubblica bone e fama, e che si ritrovassono le ragioni del co mune e queste leggi chiamarono gli ordina menti della giustizia. E a: ciò che fossero cone servati e messi ad esecuzione si ordinarono che oltre a novero de' sei Priori, i quali 0 vernavanò la città fosse un gonfaloniere de la giustizia di sesto in sesto mntandolo di due in due mesi, come si fanno i Priori, e sonando la cam ana grossa de' Priori amartello econ grcgan osi il popolo a dare il gonfalone della giustizia nella chiesa di san Piero Scheragio, che prima non si usava. E ordinarono che nullo de' Priori potesse essere di casa de' nobili detti grandi che prima ve n' avea sovente chia mati; ciò erano certi de'grapdi, iqnali erano nrereatanti e buoni uomini. E l'insegna del detto Popolo e gonfalone fue ordinato il cam po bianco ela croce vermia lunga per tutto.
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