Publisher's Synopsis
Excerpt from Prose Scelte con le Notizie dell'Autore
Dopo gnolle incredibili fatiche lavorò pel cardinale 'de' Medici un quadro d' una Venere con le Grazie, nel quais appariva un Satiro libidinoso che, standosi nascosto fra certe frasche godeva in guardare le Grazie e Venere ignude. Il cardinale se ne compiacque tanto che gli diede tosto commissione d'un altro lavoro maggiore, d' una bat taglia cioè di Satiri; e partito poscia per 1' Ungheria, lo raccomandò a papa Clemente VII, il quale gli esibì lettere per Alessandro duca di Firenze, in caso che avesse talento di fuggire l'aria di Roma in quella state. Ma Giorgio non accettato il consiglio, ammalò fortemente e fu ad un pelo diperdere la vita. Fattosi portare ad Arezzo, vi rimase fin che non ebbe riacquistato la sua perfetta salute, 'e ai 10 di dicembre si avviò a Firenze, dove fu ricevuto benissimo dal duca Alessandro, il quale diedelo in custodia ad Ottaviano de' Medici che lo protesse ed amò come un figlio. Mercè di questo principe il Vasari ebbe agio di visitare e studiare le opere di Michelangelo nella sagrestia nuova di S. LO renzo, nell' assenza dell'autore, e poi fece un quadro rap presentante Cristo morto, portato al sepolcro da Nicodemo, Giosefi'o ed altri con le Marie dietro piangendo. Quest'opera gli crebbe la stima del duca Alessandro, che lo incaricò di finiri la camera terrena del palazzo de' Medici, che Gio vanni da Udine aveva lasciata imperfetta. In essa dipinse alcuni fatti di Giulio Cesare, Opera che andò poscia per duta nell'acquisto fatto di quel palazzo dai Riccardi. Quando Giorgio condusse queste pitture aveva poco più di diciotto anni, e ritraeva mensilmente dal duca sei scudi di prov visione, la tavola per lui e per un servitore e l'alloggio.
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