Publisher's Synopsis
35 anni di attività come agente di commercio in zona Piemonte, con un target nel settore industriale, mi consentono di dire che chi ci ha governati in questo periodo non ha capito quasi nulla circa le caratteristiche del nostro sistema economico. Il costante declino economico è stato affrontato sia da politici che da economisti mettendo sotto accusa le piccole imprese per la loro presunta propensione a sfuggire al fisco. Per contro, non è stata data la giusta considerazione al fatto che l'insieme di queste realtà, in certe aree del centro e nord Italia, ha favorito lo sviluppo di un sistema distrettuale in grado di competere con le multinazionali straniere. Il piccolo imprenditore italiano ha sottovalutato il nemico occulto per eccellenza, ovvero il comunismo, che nel corso degli anni ha disseminato metastasi in molti ambiti del potere, rendendo di fatto impossibile un'alternanza tra socialismo e liberismo. Il collettivismo presentato come traguardo è la minaccia costante alle generazioni future, perché l'incremento di debito che produce, generando peraltro inefficienza e sprechi, non può essere coperto dal sistema fiscale; e la lotta all'evasione è in realtà uno strumento di propaganda per dividere in modo odioso il lavoro autonomo dal lavoro dipendente. Tasse spropositate ed un sistema burocratico oppressivo non devono essere combattuti nel sottobosco di un elusione fiscale che rende complici vittime e boiardi, ma devono essere combattute alla luce del sole, con una classe di imprenditori arrabbiata e combattiva, che metta nero su bianco misfatti della pubblica amministrazione e proposte per ribaltare un letame burocratico che ci sta asfissiando. Non c'è qui la pretesa di sviluppare una teoria economica ed alcuni argomenti appariranno ai lettori da salotto politico come frutto di osservazioni superficiali. Poco importa, perché l'osservazione pratica ha un grande vantaggio sulla teoria, ovvero di rilevare in modo oggettivo i danni provocati da una cialtronaggine ideologica che deve essere spazzata via senza altri indugi. Quindi questo libro intende fornire una panoramica dell'economia italiana sulla realtà delle piccole imprese, interpretata in ottica liberale da chi lavora all'interno dei Distretti industriali, vera forza dell'economia nazionale. In esso viene presentata un'analisi dei punti critici del sistema e vengono proposti dei suggerimenti operativi per rilanciare un'economia distrutta da anni di mancata alternanza politica. In questo elaborato vengono inoltre messi in luce i punti di forza del liberismo, un pensiero ostacolato sin dal dopoguerra dai presupposti socialisti che permeano la burocrazia, la cultura di massa e alcune forze di potere.