Publisher's Synopsis
LA SCIMMA E IL GIAGUAROSulla montagna di Kaw c'era una vecchia scimmia. La furbacchiona se ne stava sempre sul ciglio del sentiero, appesa ad un ramo di moutouchi . Apostrofava i passanti, raccontando loro mille buffonate, facendo moine e chiedendo la carità o qualunque altra cosa. E fu così che la scimmia riuscì a farsi molti amici e accumulò una vera e propria fortuna. L'unico scopo nella sua esistenza era arricchirsi senza lavorare.Un giorno, capitò che il Re degli animali, il giaguaro, passò per quei luoghi.La nostra scimmia, che bramava la sua bella pelliccia, lo lusingò per la bellezza del suo pelame e per la sua intelligenza, e gli srotolò davanti un tappeto di foglie morte.- Re Giaguaro, disse, se avessi un mantello come il tuo, sarei la più felice di tutte le scimmie.E diceva fra sé e sé Sono ricca, ma non sono rispettata, mentre con un manto simile sarò la fenice di questi boschi. Ma non aveva fatto i conti con la crudeltà della belva.- Macaco, le disse il felino, se riuscirai a dirmi una verità facendomi ridere, la mia pelliccia sarà tua. La nostra scimmia si vedeva già pavoneggiarsi nella foresta con la pelliccia del giaguaro sulla schiena, un cappello di feltro e una piuma d'oro in testa, acclamata dagli altri animali. E allora, senza indugiare oltre, rivolse alla belva questa asserzione: - Mio Signore, disse, se tu perdessi i canini e gli artigli, saresti debole quanto il tapiro e diventeresti lo zimbello di tutta la foresta.