Publisher's Synopsis
Raccolta di filastrocche e pensieri...
Bislacche. Eccentriche. Curiose. Vanitose. Le fiabe di Lizette sono come il suo nome sembrano il catalogo di vezzoserie e di piccole cose di pessimo gusto, così preziose però da essere pronte all'acquisto in un rigattiere della fantasia. Ci viene da ricordare alcune delle favole al telefono o una serie di marcovaldi estemporanei. I personaggi cadono sempre in piedi come delle matrioske che si muovono grazie alla brezza della fantasia. Ogni tanto la brezza diventa un caldo scirocco e ogni tanto un imperioso maestrale travestito da venticello della sera. Eccoci in silenzio ad ascoltare una goccia d'acqua, a mangiare una liquirizia a ballare un tip tap o allungare il collo come una giraffa. Una partitura senza note o una sinfonia di microrumori causati dall'innocenza che salta dalla palla e poi dalla frasca. E' proprio così che Lizette ci accompagna nel suo sogno e come Hansel ci distribuisce sassolini per ritrovare la strada. Non manca infatti il filo anzi ci sono anche i salti, il venticello e la sinfonia di microrumori che fanno tutti parte di questa raccolta che nella sua genialità e originalità ci colpisce con una carezza e ci invita a rilassarci.Alla fine poi non occorre dormire, secondo me può bastare quello che ci dice Lizette nelle sue fiabe, le chiavi sono tutte dentro. Dentro alla semplicità. Né morali e neppure finali, né urla né, ordini, la sua grammatica è fatta di un linguaggio senza regola alcuna. Chi legge o ascolta queste favole deve avere la stessa caratteristica di un personaggio di Lizette che ci dice, e ci crede davvero: "Bisogna solo avere il coraggio di credere nei propri sogni... ".
Mario Riccardo Migliara