Publisher's Synopsis
Cosa ha di particolare questo libro?
Ho parlato della triade culturale che sta dietro i femminicidi:
- subordinare la donna: poiché la si ritiene inferiore all'uomo, le si impone un modello di sacrificio (rinuncia alla carriera professionale, rinuncia alla sua femminilità, subordinazione dei suoi desideri alla famiglia);
- controllare la donna: poiché la si ritiene 'instabile', la si oggettifica ('sono tutte uguali') e le si fa credere che la gelosia sia una manifestazione di 'amore' giustificandolo con una storpiatura del concetto di 'onore';
- annientare la donna: poiché la si ritiene 'folle', non riconoscendole affatto nessuna forma di autonomia se non come 'custode del focolare', la si umilia usandole ogni forma di violenza, da quella psicologica a quella fisica.
Questa triade inaugura la spirale mortale in cui è spinta ogni vittima:
dipendenza dall'uomo (economica e sociale); controllo ossessivo e isolamento (dalla famiglia e dai suoi amici); schiaffo.
Per poter far fronte a questa degenerazione del rapporto uomo-donna è necessario l'intervento delle Istituzioni per creare:
- parità di genere reale, a cominciare dall'assicurare alla donna, a parità di mansioni, la stessa retribuzione economica dell'uomo;
- un programma di assistenza economica alle vittime per assicurare loro indipendenza e protezione;
- un programma di educazione 'alla persona' che guardi all'uomo e alla donna insieme.
Poiché è utopia credere nell'immediata realizzazione di uno solo di essi, temendo che 'sangue chiamerà sangue', ovvero che le vittime di violenza ben presto si faranno giustizia da sé, mi sono occupato, da intellettuale, di ridefinire i concetti che sono alla base del problema, cioè della violenza di genere tout-court, sostenendo che:
- l'uomo violento non è mai diventato un uomo, vive uno stadio pre-umano;
- la violenza sulla donna è contro natura;
- 'maschile' e 'femminile' sono due 'lingue' distinte.
Ovvero che: l'uomo violento non è in preda ad un raptus momentaneo; la violenza segna uno spartiacque; l'amore non è una simbiosi ma l'opposto.