Publisher's Synopsis
Luigi Pirandello (1867-1936). Quanti uomini in uno, quante esistenze vissute, e sofferte, dentro una singola esistenza. Scrittore, poeta, drammaturgo, con le sue opere è assurto al più alto grado della scala della narrazione tout court; di qui la ricorrente definizione che lo caratterizza e connota quale uno dei massimi narratori del '900. Per ricordarlo però partiamo dalla fine, accennando, seppur brevemente, alla Casa Museo Luigi Pirandello, in Roma, ovvero l'ultima dimora del grande autore siciliano. Situata all'ultimo piano di un bel villino liberty in Via Antonio Bosio 13 b, a pochi passi da Villa Torlonia, nel quartiere Nomentano della Capitale, la Casa Museo Luigi Pirandello è già passata alla storia come Villa Pirandello. Qui lo scrittore ha trascorso gli ultimi anni della sua vita, e proprio qui ha appreso la notizia del conseguimento del Premio Nobel per la Letteratura, nel 1934. Precedentemente Pirandello aveva abitato al piano rialzato insieme alla sua famiglia. Dal 1962 l'abitazione ospita la sede dell'Istituto di Studi pirandelliani e sul Teatro italiano contemporaneo, cui è affidata la custodia del patrimonio storico-artistico, la tutela e la valorizzazione della biblioteca e degli archivi, che sono consultabili. Un patrimonio culturale prezioso, una eredità morale, civile e letteraria di incommensurabile valore. La casa è aperta per visite guidate. L'ingresso è gratuito, e le emozioni garantite. Eh già, gentili lettori, perché calarsi nella vita e nei contesti che hanno segnato le tappe principali e fondamentali, i momenti cruciali della sua avventura umana e artistica, quella di Luigi Pirandello, appunto, vuol dire iniziare un viaggio nella storia, nella letteratura, nel teatro. Un viaggio affascinante che ci porta a capire, a guardare dentro le cose, dentro noi stessi, alla ricerca dell'essenzialità dell'animo umano, sfrondando quel caleidoscopio di luci e colori, quel prisma dalle mille sfaccettature che ne compone e complica ad un tempo la vita stessa. Un'operazione di reductio ad unum, di colta e motivata semplificazione che non può che esaltare i sentimenti più autentici e veri, rendendoli scevri da condizionamenti esterni ed errori non provocati. Per non incorrervi ripetutamente, ad libitum, come ci ha insegnato Ennio Flaiano nel "Diario degli errori"...