Publisher's Synopsis
Sabato 30 settembre c.a. si terrà a Borno, presso la sala congressi, in piazza Caduti, un convegno dedicato alla figura di don Milani, nel centesimo anniversario della sua nascita. All'avvicinarsi della conclusione delle commemorazioni, si è ritenuto opportuno tenere, anche in Valle Camonica, un incontro che faccia il punto su una personalità tuttora divisiva. Compreso, studiato, copiato da alcuni, contestato, rifiutato da altri, la sua memoria rimane comunque viva, come dimostrano anche i libri e gli articoli di giornale a lui dedicati pubblicati nell'anno in corso.
Anche in Valle è stato studiato ed è stato interpretato positivamente da insegnanti che ritenevano le sue posizioni di grande aiuto nel rinnovamento della didattica.
Il convegno metterà a confronto relatori che dalla sua opera hanno tratto insegnamenti, pur sapendo le contestazioni che ha avuto anche in altri settori come l'obiezione di coscienza.
A Don Giovanni Isonni è affidato il compito di illustrare le principali linee biografiche del prete di Barbiana.
A Giancarlo Maculotti, autore di Lettera dalla scuola tradita, si occupa dei legami della Valcamonica con le esperienze didattiche di ispirazione milaniana (Scuola Estiva del 1970, Scuole a tempo pieno).
Laura Pasinetti, autrice de "Il crogiolo operoso" parla del messaggio arrivato da Barbiana in provincia di Brescia.
Massimo Bondioli (autore di una biografia del maestro di Piadena) si occupa dei collegamenti di Don Milani con Mario Lodi, il maestro del Movimento di Cooperazione Educativa, autore de Il paese sbagliato.
In conclusione sarà possibile rivolgere qualche domanda ai relatori. Il Convegno si chiude alle ore 18.00 con un rinfresco per i partecipanti.
In coda è previsto un altro appuntamento per Mercoledì 25 ottobre, alle ore 20.30, presso la sala dell'Auser di Cividate, con Paolo Landi, allievo del Priore, autore del libro La Repubblica di Barbiana. Il relatore analizzerà le critiche rivolte recentemente a don Milani da alcuni giornalisti portando la sua testimonianza come frequentatore della scuola della piccola comunità rurale dell'Appennino toscano.