Publisher's Synopsis
A 200 anni dalla pubblicazione della famosa opera fondamentale di Jean Anthelme Brillat-Savarin "La fisiologia del gusto", è giunto il momento di rivisitare l'argomento. Il cibo, e quindi il sapore, si è evoluto. Catene di hamburger? Il macinato vegano? Il glutammato? Cibi surgelati? Pasti al microonde? Bevande analcoliche? Tagliatelle istantanee? Dolcificanti artificiali? Frutto della passione, mangostano e molto altro? Che le mucche emettono grandi quantità di flatulenze e quindi contribuiscono al cambiamento climatico? Tutto questo sarebbe una novità per Brillat-Savarin.
Partendo da un'introduzione dettagliata alle basi fisiologiche del gusto, l'autore esplora come i nostri sensi lavorino insieme per decodificare il complesso mondo dei sapori e come siano in continua evoluzione. Il libro fa anche luce su come fattori psicologici quali le aspettative e le esperienze abbiano un'influenza duratura sulla nostra percezione dei sapori. Particolare attenzione è dedicata alle mutevoli influenze culturali che mostrano come i sapori siano compresi e apprezzati in modo diverso nelle diverse parti del mondo. In un'epoca in cui le cucine globali e locali si fondono sempre più, questi approfondimenti sono preziosi.
Con i recenti sviluppi tecnologici nell'industria alimentare, anche il nostro approccio alle esperienze di gusto sta cambiando. Il libro esplora come queste innovazioni non solo stiano trasformando le nostre abitudini alimentari, ma stiano anche creando nuovi modi di comprendere e gustare i sapori. Le sezioni dedicate a nutrizione e sapore e all'arte moderna della gastronomia offrono esempi pratici di come la teoria si stia traducendo in una pratica deliziosa e di come la sostenibilità sia sempre più al centro dell'attenzione.
Questo libro è una guida indispensabile per chiunque sia interessato alla scienza del sapore, alla scienza nutrizionale, alla gastronomia o semplicemente all'ampio spettro delle delizie culinarie e alla loro evoluzione.