Publisher's Synopsis
In questa pubblicazione, breve ma audace, si cela un'altra pietra miliare dell'eredità del Karate. Essa fornisce intuizioni profonde sulla tradizione combattiva conosciuta ed insegnata da uno dei primi innovatori okinawensi, Motobu Choki (1870-1944). Si tratta di uno dei due soli libri che egli ha pubblicato sull'arte ed è un testo poco conosciuto nell'ambito del karate moderno o al di fuori della ristretta cerchia di coloro che ne ricercano la storia. Questa opera, sobria e diretta nel suo approccio, delinea i metodi esclusivi che hanno reso Motobu Choki probabilmente il più grande fra i tecnici ed i combattenti della sua generazione. Un errore che i karateka moderni fanno spesso quando cercano di comprendere le ambiguità tecniche che circondano le antiche applicazioni delle pratiche del karate è quello di far affidamento su assunti contemporanei. Questo libro offre una finestra attraverso la quale il lettore può meglio percepire il panorama culturale e la mentalità di coloro che per primi diedero forma alla pratica del karate. Che cosa, meglio del seguire le orme dei pionieri, può migliorare la comprensione complessiva dell'arte da parte del lettore. I grandi uomini non devono essere dimenticati, se non altro per ricordarci il nostro potenziale latente. Studiando l'antropologia di questa tradizione, appare evidente che molti dei primi pionieri entrarono in simbiosi con il karate, tanto che le loro vite divennero il prodotto dell'arte e l'arte il prodotto delle loro vite. Compilato sulla base di approfondite ricerche e tradotto in inglese da Patrick e Yuriko McCarthy (autori di altri best sellers quali "Bubishi", "Classical kata of Okinawan Karate", "Ancient Okinawan Martial Arts - Vol. 1 e 2", "Tales of Okinawa's Great Masters" e "Tanpenshu"), "Karate - La mia arte" è un altro classico senza tempo da conservare come un tesoro per le future generazioni.