Publisher's Synopsis
Ottant'anni fa, il 1° settembre 1939, iniziava la Seconda Guerra Mondiale. Le forze tedesche invasero la Polonia per riprendersi i territori perduti dopo la Grande Guerra ed assegnati dalle potenze vincitrici al nuovo stato polacco. Qualcuno si chiese se fosse stato giusto morire per Danzica, ebbene quella domanda è rimasta ancora senza risposta. Francia e Inghilterra, per mantenere la parola data al governo di Varsavia, dichiararono guerra alla Germania senza però attuare alcuna contromossa militare, lasciando le forze polacche a difendersi da sole, senza alcuna speranza di potersi opporre alla potenza distruttrice della Blitzkrieg tedesca. Verso la metà di settembre, con l'esercito polacco in piena rotta e ormai sconfitto, anche l'Armata Rossa invase la Polonia con il pretesto di proteggere le minoranze russe nel paese. Una pugnalata alla schiena, autorizzata dal patto Ribbentrop‐Molotov dell'agosto precedente. Ma Francia e Inghilterra non dichiararono guerra alla Russia di Stalin. Durante la campagna di Polonia, i reparti combattenti SS parteciparono alle operazioni militari aggregati a varie formazioni dell'esercito regolare, per preciso volere dell'alto comando dell'esercito tedesco, che considerava le formazioni della SS come truppe da parata, quindi non ancora pronte per la prima linea.