Publisher's Synopsis
Il pregiudizio e la vergogna rappresentano per Paolo dei tormenti, scogli insormontabili da affrontare giorno dopo giorno. Sa che deve lottare innanzitutto con sé stesso e poi con gli altri per vedere riconosciuti i propri diritti, le proprie libertà. "Cosa hai fatto nel week end?", domanda che liquida da sempre con un laconico "niente di che", è l'argomento che odia di più in una conversazione poiché racchiude tutte le frustrazioni che lo attanagliano. Nascondere la sua sessualità lo disgusta, ma soprattutto non poter gridare al mondo intero "amo il mio uomo" lo logora. Il solo pensiero di diventare oggetto di aspre critiche e argomento delle più infime meschinità lo induce a starsene da solo in disparte, senza dare nell'occhio. Se questo accade nel rapporto con le persone che lo circondano, non va meglio con il suo sé. La sofferenza interiore, la mancanza di coraggio nel fare coming out, lo hanno condotto ad una lucida follia. Immagina, infatti, di essere in perenne contrasto con la coscienza e la consapevolezza che vede in forme umane. Una sera, dopo l'ennesima discussione con queste, non vedendo più via d'uscita alla sua personale tragedia, esce di casa deciso a commettere un gesto estremo.