Publisher's Synopsis
Excerpt from Commento Alla Divina Commedia d'Anonimo Fiorentino del Secolo XIV, Vol. 3
A questo Commento avrei dovuto fare un assai lunga prefazione; e l' avevo promessa nel primo volume, perche quello che non vidi leg gendo per la prima volta il testo or pubblicato, vidi poi nel corso della stampa quando lo tenevo a riscontro con altri commenti antichi. Ed ecco quello che vidi. Tutto il Commento dell' Inferno edell'anonimo Fiorentino; ed e Opera bellissima, originale, schietta di favella e di stile, ricchis sima di notizie storiche, biografiche e aneddote: una vera delizia, da invitare anche il Piu ritroso a spendervi attorno ogni cura amorosa. Entrato nel Purgatorio, mi accorsi che qua e l'a, e piu spesso quanto pm si saliva verso il Paradiso, il nostro Anonimo si trovava conforme al commento che si dice di Jacque della Lana; se non quanto raddirizzava parecchi luoghi. Nel Paradiso poi si trovano quasi in tutto conformi, salvo le soliteaddirizzature. Come va questa cosa? Erro dunque il De Batines, che il codice palatino del Paradiso le diede per il seguito del nostro Anonimo, quan do invece era di Jacopo. Ma questo Commento di Jacopo della Lana e proprio un' opera condotta tutta dal valente Bolognese, e da lui hanno preso tutti; ovvero egli si e giovato di altri commenti preesistenti? Io non lo 'accerterei, perche tutti i ragionamenti fatti su questo argomento dal signo re Luciano Scarabelli, non mi fanno veder netta la cosa; e dall'altra parte non mi so dare ad intendere come mai, se l' opera del Lana fosse originale, e tutta quanta di lui, molti luoghi si debbano trovare smozzicati nel suo Commento, che poi si trovano Interi, o in quello detto 1' ol' timo, o nel nostro anonimo? Non porta il pregio mettersi qui a far lunghe dissertazioni per pro vare o riprovare l'anteriorita. Di questo o di quel commentatore; solo credo che i pm ragionevoli saranno meco, se io dico, tutti i commentatori aver preso l' uno dall' altro senza tanti riguardi, ne importar poi molto il mettere in sodo chi fosse il primo a cominciare, ne essere contro ragione il suppore che primi dovessero essere i figliuoli di Dante stesso. Lo ho detto al lettore come sta il fatto di questo Commento qui: essi lo piglino e lo studino qual e; e se vogliono ingolfarsi nel pelago delle congetture e se hanno tanta pazien za, leggano le lunghe dissertazioni fatte da altrisopra questa materia; alle quali io non intendo ne di assentire ne di contraddire.
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