Publisher's Synopsis
"C'è un gioia segreta..." è una raccolta poetica concentrata sulla nascita, nell'animo di un
bambino, di un proprio mondo spirituale; un bambino cui ognuno possa sentirsi vicino, a
prescindere dall'età, poiché egli, attratto dalle bellezze della vita e del mondo, incarna
l'istinto alla curiosità che si auspica animi sempre l'esistenza di ogni essere umano.
Il suo percorso si sviluppa nei giorni di maggior valore religioso compresi tra
quello di Natale e quello di Pasqua (dunque, oltre a questi, il giorno dell'Epifania, della
Presentazione del Signore, il Mercoledì delle ceneri e le tappe principali della Settimana
Santa), inserendosi in un mondo spirituale di tipo cristiano che gli permette di
ravvedere nelle presenze (mai menzionate direttamente, ma rintracciabili come forze
onniscienti) di Dio, Gesù e Maria, un sentiero da percorrere per arrivare ad afferrare
la meraviglia di un principio unico e puro che abbracci ogni cosa del creato. È affiancato a
tale scopo da una Natura che nel tempo cambia aspetto, che volge da uno stato infantile,
come quello dei fiocchi di neve che aprono la raccolta, all'arrivo della Primavera, percepita
come la realizzazione visiva di una vita (quella della Natura in primo luogo, ma anche di quella umana) pregna di spiritualità, di gioia cristallina e incorrotta,
come quella di un bambino. Tutto ciò, passando per ogni sottile sfumatura del suo
mutamento: dal graduale sciogliersi della neve e dall'affievolirsi del freddo, al progressivo
intensificarsi della luce solare, fino allo spuntare delle nuove foglie e dei fiori. Per questo
motivo le immagini poetiche sono realizzate con un linguaggio che miri a descriverne
niente più della loro essenziale chiarezza, lasciando che il lettore, attraverso dati elementi
e grazie alla stimolazione emotiva (tutt'altro che fine a sé stessa) di una ricca quantità di
simboli, possa crearsi un proprio paesaggio poetico, semplice ed efficace.
Gli scenari che fanno da ambientazioni alle varie poesie spaziano perciò dalla chiesa del
borgo nel cuore della messa di Natale al piazzale che vi si trova davanti, con la sua aiuola
alberata, passando per un sentiero nel bosco, una radura nell'abetaia del posto, la cima di
un monte, dove il bambino si diverte ad osservare col telescopio una cometa. In un caso,
l'ambiente e la storia sono del tutto fantastiche, poiché al bambino viene raccontata dalla
nonna una favola, una storia popolare, la quale è un mezzo comunicativo che, attraverso il
fascino del fiabesco e la potenza della fantasia (una dote irrinunciabile per una rinascente
spiritualità umana) può far sì che il bambino faccia proprio il grande valore di un'azione
spirituale come quella cui si riferisce (tale poesia si associa al Mercoledì delle ceneri). Non
mancano infine scene più intime, come la merenda nella cucina della casa dei nonni, un
luogo di contatto con il passato, dove si conserva e si tramanda la memoria di una
tradizione capace di legare le epoche della storia oltre il passare degli anni.
A motivo di ciò, da tale percorso di spiritualizzazione non è affatto escluso l'Uomo, inteso
nella sua collettività umana, poiché il bambino, seppur involontariamente, fa sì che la sua
spiritualità e quella della Natura coinvolgano chiunque si trovi vicino a lui e alla sua
genuina infantilità, come fosse una guida, una direzione certa da seguire con fiducia,
siglando un patto, un'alleanza, con la storia e l'umanità.
La partecipazione emotiva dell'animo del bambino (dunque dell'umanità intera) in
perfetta armonia con lo spirito della Natura e la divinità, permettono che a lui si mostri il
significato segreto della gioia che anima ogni elemento dell'universo, come pure la vita
stessa; e sono il cuore di un invito ad approfondire la propria sfera spirituale, ovunque la
si voglia indirizzare, purché la si