Publisher's Synopsis
1972: quattro ragazzi e una ragazza dell'Università Statale di Milano partono su di un pullmino Wolksvagen con l'intenzione di arrivare a Nuova Delhi. Senza fermarsi, dandosi il cambio alla guida. Tutti con pochi soldi e pochi bagagli (sacco a pelo e zaino, s'intende), e una gran voglia di andare.E' un caleidoscopio fatto della bellezza sublime dei deserti e delle montagne deserte, di incidenti, di incontri con ragazzi malati o che si fanno di droga pesante, di morti abbandonati lungo la strada coperti da un telo nero; cibo quasi immangiabile, riso e thé, canzoni, scherzi, camellieri e turbanti, discorsi filosofici, l'amore di Mattia e Fiorella, sesso, incontri.E' Fiorella, oggi psicologa e psicoterapeuta, che ritrova il diario del suo viaggio in un Afghanistan che era un "Paradiso Perduto" fatto di montagne senza fine, dei Buddha di Bamiyan, dei cinque laghi di Band-e-Amir, dove lei e Mattia a ventidue anni potevano essere una leggera, libera coppia hippie.Di formazione junghiana, insegnante della Mindfulness concepita all'Università del Massachusetts, Fiorella racconta momenti dell'anima, le emozioni, nostalgie, stranezze di allora e riflessioni di adesso, quando la vita ha stravolto quell'Afghanistan che è un privilegio ricordare intatto, fotografato ancora quasi medievale, antica terra e popolo misterioso.