Publisher's Synopsis
Sì, senza ombra di dubbio, la vita di Gian Franco Corsi Zeffirelli, scomparso un anno fa, il 15 giugno del 2019, a Roma, all'età di 96 anni - era nato nella sua Firenze il 12 febbraio del 1923 - è stata una vita straordinaria, un'avventura umana e artistica avvincente e affascinante, vissuta all'insegna della cultura con la C maiuscola, attraversando vari ambiti, dal cinema alla prosa al teatro d'opera, in nome e in funzione di una parola chiave sempre presente nella sua attività artistica: bellezza. Una vita da regista, la sua, fatta di ascese e trionfi mondiali. Un lavoro senza sosta portato avanti con sapiente competenza unitamente ad un carattere talvolta difficile, ruvido, costellato da determinate asperità che, tuttavia, fanno parte del personaggio Zeffirelli nel suo insieme, connotazione e stigmatizzazione. Perché lui era così, prendere o lasciare! Regista, sceneggiatore, scenografo, il Maestro Zeffirelli non ha avuto un'infanzia semplice. Figlio di un commerciante di stoffe, della provincia di Firenze, Vinci per l'esattezza, e di una donna fiorentina, è stato riconosciuto dal padre soltanto all'età di 19 anni, ed ha perso assai presto la madre. Un inizio duro, dal quale molti non si sarebbero più ripresi. Ma Franco Zeffirelli aveva troppo da dire, da esprimere, da comunicare, da realizzare, ed ha cominciato a farlo ben presto, immediatamente dopo aver terminato gli studi presso l'Accademia delle Belle Arti. Erano gli anni del dopoguerra, il secondo dopoguerra, e Zeffirelli si affacciava al mondo del cinema lavorando come curatore di scene e aiuto per registi e sceneggiatori del calibro di Luchino Visconti e Francesco Rosi...