Publisher's Synopsis
- Padre mio - riprese Sherazade - giacché per vostro mezzo il Sultano celebra ogni giorno un nuovo matrimonio, io vi scongiuro di procurarmi l'onore di essergli moglie.
- Ohimè! Avete voi perduta la ragione, o mia figliuola? Potete voi farmi una preghiera tanto pericolosa? Sapete a che vi esporrebbe il vostro zelo indiscreto?
- Sì, o mio padre - rispose la figliuola - conosco tutto il pericolo al quale mi espongo. Se io perisco la mia morte sarà gloriosa: e se riesco nella mia impresa, renderò alla mia patria un importante servigio.
- No, no - disse il Visir - qualunque ragione possiate produrre non pensate mai che io possa acconsentire alla vostra domanda.
- Per questa sola volta, o padre mio - disse Sherazade - concedetemi la grazia che vi chiedo.
- La vostra ostinazione - replicò il Visir - risveglia il mio sdegno. Perché mai volete correre alla vostra perdita? Chi non prevede il fine di una pericolosa impresa non ne può uscire con onore. Temo che non accada a voi ciò che successe all'asino che stava bene e non seppe contentarsene.
- Qual disgrazia accadde mai a quell'asino? - ripigliò Sherazade.
- Son pronto a narrarvela, ascoltatemi...