Publisher's Synopsis
Mentre scrivevo questo libro, ero perplesso. Io stesso, trattandone l'argomento, mi sono sentito provocato e costretto a riflettere, a non dare per scontato cio che scontato non e. Tanto da nutrire forti dubbi sulla opportunita di una sua pubblicazione. Quale e il limite tra la liberta e il diritto di esprimere la propria personalita, le proprie idee e il diritto e la liberta degli altri di non doverle subire ? Quale, il limite tra l'uso benefico e l'uso malefico degli strumenti che la scienza e la tecnologia ci mettono a disposizione ? Poi, ho letto qualcosa che mi ha indotto a continuare a scrivere, e poi a pubblicare. "Ragazza si suicida per foto personali rese pubbliche in rete," c'era in un articolo di giornale. "Giovane si suicida dopo avere subito minacce e ricatti tramite il telefonino." Un altro articolo di giornale. E ancora: "Un uomo mette in rete l'omicidio da lui compiuto sul figlio." E poi ancora: " Ragazza si filma mentre provoca un grave incidente stradale ." E poi " Violenze e abusi su donne e bambini filmate," "Come creare, usare e vendere droghe," "Come fabbricare bombe ." Non manca la pornografia spacciata, recensita e accolta come forma d'arte. Difficile pensare che tutto questo possa, a pieno titolo, rientrare tra le legittime liberta di pensiero, di opinione, di espressione delle proprie capacita artistiche. Io direi, piuttosto, che si tratti di soldi. Sempre soldi. Null'altro che soldi. Soldi per chi usa questi servizi (gente senza alcun scrupolo ), e per chi mette a disposizione e permette di usare gli stessi a quei fini (gente con pochi, pochissimi scrupoli). Le immense multinazionali che li forniscono si nascondono dietro a un dito: le giustificazioni piu frequenti? "E' impossibile controllare la Rete,""Vi e il rischio di sopprimere la democrazia," "E' un modo per far conoscere l'esistenza di questi crimini e farne prendere coscienza agli utenti ...."E altre ipocrisie del genere. Volete un bel dubbio su cui ragionare ? La tecnologia e stata inventata per essere messa al servizio dell'uomo? O e l'uomo che e diventato schiavo della tecnologia? Concludo questo ampio discorso, informandovi che non sono un santo, ne un prete. Sono uno qualsiasi, con tutto il suo bel bagaglio di difetti e di peccati, come qualsiasi altro essere umano. Quindi, cio che scrivo non e infallibile "vangelo." E' solo opera della fantasia. E del dubbio. Spero che, leggendo questo libro, anche voi possiate aver avuto gli stessi dubbi che ho avuto io. Significhera che avete ritenuto opportuno dedicare ad esso una riflessione, che il mio lavoro vi e stato utile. E questo sara sufficiente per considerarmi ampiamente soddisfatto.