Publisher's Synopsis
Il titolo di questa raccolta fa riferimento alla parola latina "satura" una pietanza riccamente farcita, la "satura lanx", era composta dalle primizie più svariate e anticamente veniva offerta alle divinità. Da "satura" discende il nome latino della "satira", che, come genere letterario, affonda le sue radici nel III secolo a.C. e la cui fortuna, nel mondo latino e oltre, è attestata ancora nei secoli successivi, in forme sempre più definite. In senso letterario, la "satira" latina è un componimento farsesco che risente dell'influsso etrusco e dell'anima dei "fescennini", la più antica forma di rappresentazione drammatica romana (II sec. a.C.): i "fescennini" consistevano infatti in rudimentali forme drammatiche che, in ambito agreste, prevedevano lo scambio di battute salaci e licenziose in onore di una divinità fallica. Una possibile etimologia della parola "fescennini" riguarda d'altronde il "fascinum", che indica proprio il membro virile con funzione probabilmente apotropaica. Anche all'origine della "satira" si trovano, come nei "fescennini", rappresentazioni drammatiche, in onore di Cerere, fatte di musica, canto, danza, recitazione: propriamente, un variegato "miscuglio" di generi. Se la "satura" è caratterizzata, alle sue origini, da grande varietà di temi, di motivi e di toni, in modo simile anche questa raccolta non può certo dirsi omogenea, in questo senso; presenta temi chiaramente attinenti alla fascinazione e al rapporto con divinità ctonie e con radicati archetipi; e manifesta tratti evidentemente drammatici. Ma di queste e di altre analogie ti accorgerai da te, inoltrandoti nella lettura. *** Quando ho scritto questi racconti, ero appena una ragazza: li ho scritti, nel loro complesso, tra il 1998 e il 2009, nell'arco di poco più di dieci anni - simili, nella mia percezione bergsoniana di quel tempo, a un cinquantennio o a un paio di ere geologiche. Ho quindi operato una semplice revisione formale, che comprende un'ulteriore limatura linguistica rispetto a quella che condussi con perfezionismo compulsivo già a suo tempo; qualche perfezionamento descrittivo; e un certo riordino tematico nell'ordine dei racconti. La raccolta, infatti, si presenta sì come eterogenea, ma i brani vi sono inseriti secondo un percorso tematico che segue un'evoluzione esistenziale (...). Ti lascio, dunque, alla tua lettura e ti ringrazio di avermi dato modo, benché inconsapevolmente, di guardare con occhi rinnovati dentro alla mia essenza, e al suo pieno valore.